Oggi ci si trova sempre maggiormente in presenza di offerte con tariffe convenientissime , telefoni regalati , paghi 3 porti via tre ma il comune denominatore di tutte queste offerte è l’asterisco * . L’asterisco è adoperato quando nei testi si necessita di una spiegazione che non può essere data subito, ma per la quale si deve ricorrere alle note: la presenza di un asterisco sulla parola da spiegare e di un altro uguale al primo, a fondo pagina, con accanto le delucidazioni necessarie è senz’altro il sistema più adoperato. Quando nella stessa pagina c’è bisogno di chiarire diverse parole, per evitare di creare confusione utilizzando sempre lo stesso asterisco (che infatti potrebbe rimandare ad una qualsiasi delle note presenti a piè di pagina), si usano tre diversi sistemi:
adoperare ogni volta asterischi di forma diversa (ogni simbolo si può prestare a fare da asterisco) rende facile la comprensione, ma in presenza di molte note le numerose forme da seguire potrebbero diventare tra loro indistinguibili;
utilizzare un numero di asterischi diverso per ogni parola da illustrare nelle note (**, ***) è sicuramente un sistema comprensibile, ma se le note divengono troppe il lettore potrebbe sentirsi in difficoltà nel ricercare quella giusta, dovendo contare tutti gli asterischi presenti;
un numero al di sopra dell’asterisco ( *², *³ ) permette infine di capire chiaramente a quale delle note si rimanda, senza sprechi di spazio o caos di caratteri.
Nella linguistica, si fanno precedere da un asterisco forme, parole, frasi non attestate o non grammaticali: *correggizione, *il vecchia amici.
A volte è usato in matematica come segno della moltiplicazione, al posto del per.
Estratto da “wikipedia.”
Alla definizione di Wikipedia ne aggiungo una mia …evitiamo asterischi che rinviano a chiarimenti tipo scrittura da formica per ingannare bonaccioni o vecchiette miopi , inoltre un sorriso ….la differenza tra un punto ed un asterisco …..nessuna il secondo non ha usato il gel 🙂